Problemi di deambulazione e difficoltà di camminare nelle persone anziane10 min di lettura

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    Con l’avanzare degli anni è un processo del tutto normale che l’anziano trovi maggiori difficoltà a muoversi perché la sua massa muscolare tende a diminuire e quindi anche la forza delle gambe.

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    Questo non è da considerarsi come una malattia, ma dipende unicamente dalle trasformazioni che il corpo degli over-65 subisce gradualmente.

    Infatti è molto importante che l’anziano sia il più possibile autosufficiente e possa svolgere le incombenze quotidiane senza dipendere dagli altri.

    Grazie a dispositivi di vario genere viene garantita una buona qualità di vita, contribuendo al benessere sia fisico che psico-emotivo della persona “senior”.

    Come cambia la vita con l’avanzare dell’età

    L’invecchiamento consiste in un processo naturale derivante dal fatto che tutti gli apparati e gli organi del corpo si modificano in seguito alla fisiologica trasformazione delle cellule.

    Si può dire che ogni parte dell’organismo subisce un cambiamento, in parte visibile e in parte invisibile.


    Quando si parla di invecchiamento è importante tenere presente che esistono tre diverse tipologie di età, che sono:

    • età cronologica
      è quella indicata dagli anni e spesso (ma non sempre) è sinonimo di disturbi fisici; infatti di norma subentrano alcuni disturbi, la cui evoluzione è comunque del tutto soggettiva;
    • età biologica
      corrisponde alle reali condizioni della persona, che sono condizionate soprattutto dallo stile di vita e dalle abitudini dell’individuo;
    • età psicologica
      si riferisce all’interrelazione con l’ambiente esterno e con stimoli e sollecitazioni con cui la persona può entrare in contatto.


    Ogni soggetto invecchia in maniera differente: c’é chi a 65 anni non è più in grado di svolgere qualsiasi attività e chi invece a oltre 80 anni ancora lavora a pieno ritmo.


    Pur essendo quantitativamente differenti da individuo a individuo, i mutamenti che insorgono con il passare del tempo si mostrano essenzialmente riconducibili ad alcuni processi comuni.

    Anche se quasi sempre il declino funzionale della vecchiaia viene considerato una malattia, in realtà si tratta di un processo assolutamente naturale che pertanto deve essere accettato con saggezza, senza nessuna ansia.

    Seguire un’alimentazione sana, leggera, bilanciata e variata, con particolare attenzione all’impiego di cibi freschi e di stagione, rappresenta un mezzo di estrema importanza per mantenersi in salute, soprattutto dopo una certa età.

    Svolgere una regolare attività motoria, che sia adeguata alle energie della persona, offre l’occasione non soltanto di sentirsi bene fisicamente, ma anche di intrattenere rapporti con altre persone, migliorando così il tono dell’umore.

    Mantenersi attivi mentalmente costituisce un supporto fondamentale per rallentare l’invecchiamento e rendere l’anziano più partecipe e collaborativo.

     

    Poi purtroppo nel corso della vita ci sono anche altri imprevisti che si aggiungono, come cadute, infortuni più o meno gravi e malattie che vanno ad aggravare tutto l’insieme.

    Problemi fisici di deambulazione nell’anziano

    I disturbi della deambulazione nell’anziano comprendono una serie di manifestazioni, che sono:

    • perdita di forza muscolare
    derivante dal fatto che la muscolatura delle gambe riduce la sua massa e di conseguenza gli arti non hanno più la forza di movimento che possedevano quando i muscoli erano voluminosi;

    • diminuzione di velocità
    provocata dalla minore spinta che viene impressa al movimento, sempre a causa di muscolatura carente dal punto di vista anatomico e funzionale;

    • alterazione della fluidità
    conseguente a una certa rigidità muscolare che si instaura quando l’individuo non è in grado di controllare bene i movimenti e quindi reagisce camminando “sulle uova”, ovvero con circospezione ed estrema attenzione;

    • modificazione dell’equilibrio
    causata dalla tendenza della persona a spostare in avanti il corpo e quindi ad alterare la normale posizione della colonna vertebrale che dovrebbe essere perpendicolare al terreno;

    • asimmetria della camminata
    innescata dall’incertezza che l’anziano avverte nel momento in cui la forza delle gambe è minore e quindi anche i movimenti possono essere scoordinati e asimmetrici per cercare di ristabilire l’equilibrio dinamico.

    difficolta di deambulazione

    I problemi di deambulazione non si riferiscono soltanto al camminare, ma anche all’alzarsi da una sedia, al chinarsi per raccogliere un oggetto, al girarsi, al rimanere in piedi fermi prima di incominciare a muoversi.

    La velocità del movimento, la cadenza (numero di passi compiuti in un minuto), il tipo di appoggio sul pavimento (singolo oppure doppio), la posizione del baricentro (normale o anteriore) son tutti aspetti che si modificano con l’invecchiamento.

     

    Un over-65 che cammina, generalmente, si caratterizza per alcuni atteggiamenti, come:

    • maggiore rotazione del bacino verso il basso;
    • evidente curvatura della parte bassa della schiena;
    • minore forza della muscolatura addominale;
    •  rotazione laterale delle gambe con piedi rivolti verso l’esterno;
    • tendenza a staccare di poco i piedi dal pavimento;
    • riduzione della flessione del piede (piede fisso);
    • riduzione del movimento del bacino.


    Come conseguenza si nota che la deambulazione è insicura, non perfettamente funzionale e meno potente, con passi brevi e irregolari.

    Spesso si verifica il così detto “piede cadente” che consiste nella difficoltà a sollevare la parte anteriore del piede a causa della scarsa funzionalità della componente muscolare.

    In alcuni casi, prima di incominciare a camminare, fa qualche passo indietro (retropulsione), forse per imprimere più forza al passo.

    Spesso queste persone mostrano difficoltà a iniziare il cammino, come se i piedi rimanessero incollati al pavimento, per poi incominciare a mettere un piede davanti all’altro con estrema cautela.

    Quando tali disturbi si manifestano in maniera evidente e comunque limitante sulle normali attività motorie dell’anziano, è sempre necessario ricorrere a sussidi sanitari, come il bastone, il deambulatore (girello), la sedia a rotelle e strumenti più tecnologici come ad esempio gli scooter elettrici.

    Problemi psicologici di deambulazione nell’anziano

    È stato dimostrato che soprattutto a partire dai 65-70 anni, l’anziano subisce una progressiva riduzione dell’attività riproduttiva delle cellule del cervello, con conseguenze a livello della sfera psico-emotiva.

    Se a tale condizione si associa una limitazione della capacità di muoversi, ne risulta che la persona sia demoralizzata e pessimista riguardo al futuro.

    Il principale obiettivo da raggiungere è quello di contrastare o almeno di limitare queste manifestazioni, focalizzandosi sul fatto che l’invecchiamento è un processo naturale e, salvo alcuni casi, non può essere considerato una malattia.


    La perdita di alcune libertà è un fattore che incide notevolmente sull’emotività di un individuo fragile come l’anziano che per sua natura si sente in qualche maniera un “malato”.

    Se non cammina bene è chiaro che non sente il desiderio di uscire, ad esempio per recarsi al parco con i nipotini, che non sarebbe sicuro affidargli.

    Ecco quindi che in lui subentra un senso di inutilità e di frustrazione dato che non è più in grado di servire a nessuno e neppure di trascorrere qualche ora in pieno relax.

     

    Se si tratta di anziane, può subentrare un forte avvilimento per non riuscire a compiere le consuete faccende domestiche, le uscite per fare spesa oppure per portare il cane a fare una passeggiata.

    Anche in tale situazione la difficoltà di deambulazione condiziona moltissimo la qualità della vita e contribuisce a rendere la persona sempre più isolata e chiusa in sé stessa.

    È chiaro che avere degli impegni che quotidianamente tengono occupata la mente non può che migliorare il tono dell’umore, facilitando i contatti sociali e limitando fenomeni di ansia e depressione.


    L’anziano teme particolarmente di venire emarginato poiché vuole sentirsi utile e quindi parte del consorzio umano; proprio per questo qualsiasi limitazione fisica o psichica su di lui ha un impatto notevolissimo.

    A volte è sufficiente coinvolgerlo in attività poco impegnative, magari da svolgere in casa e senza l’obbligo di uscire, per migliorare il suo stato di salute psico-fisica.


    Una persona che durante il giorno si sente inutile, nella maggior parte dei casi sviluppa disturbi d’insonnia e quindi, non riposando bene di notte, è portato a rimanere immobile sul letto oppure sul divano, peggiorando la sua condizione motoria e posturale.


    L’equilibrio esistenziale di un individuo del genere può essere alterato con estrema facilità e quindi è indispensabile capire quale sia la causa iniziale per risolverla nella maniera migliore.

    Dato che la deambulazione è un’attività che si riduce per natura con il progredire dell’età, è necessario cercare di limitare al massimo le sue conseguenze, sia sul piano organico sia su quello emotivo.

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    Ruolo della prevenzione sui disturbi della deambulazione

    La prevenzione si è rivelata l’arma vincente per controllare i disturbi causati dalla diminuita deambulazione.

    Tenendo conto del dato di fatto che dopo i 65-70 anni le capacità motorie della persona diminuiscono, è fondamentale cercare di limitarne le conseguenze.


    Un’ottima abitudine è quella di movimentare regolarmente gli arti (gambe e braccia) sia per assicurare elasticità e tonicità alle fibre muscolari, sia per limitare la perdita di massa.

    A tal proposito è consigliabile compiere regolarmente una moderata attività fisica, senza sforzarsi eccessivamente, ma effettuando una passeggiata quotidiana di almeno 30 minuti.

    È raccomandabile anche eseguire regolarmente esercizi di ginnastica dolce, finalizzati a mantenere attivo l’apparato osteo-articolare e quello muscolo-tendineo, oltre che a migliorare la circolazione del sangue.

    Un adeguato flusso ematico consente all’ossigeno di arrivare ai tessuti e quindi di attivare i processi metabolici che li caratterizzano.


    La fisioterapia, in palestra oppure a domicilio, si conferma un eccellente supporto in grado di ottimizzare le prestazioni fisiche dell’anziano, anche qualora la sua deambulazione fosse insufficiente e limitata.

    Oltre ai massaggi, questa pratica consente di impiegare dispositivi come ultrasuoni, laser o anche onde elettromagnetiche, il cui ruolo è comunque di migliorare lo stato di salute dell’anziano.


    Un fattore preventivo di estrema rilevanza è poi quello dell’alimentazione che, tenendo conto di eventuali patologie croniche della terza età (come diabete, ipertensione, insufficienza renale o cardiopatie), deve essere varia e bilanciata.

    Può rivelarsi di grande utilità un consulto presso un nutrizionista, per calibrare con precisione i quantitativi di cibi e la loro composizione.


    La prevenzione per migliorare la deambulazione dipende anche dall’assunzione di specifici integratori, contenenti vitamine e minerali, oltre che aminoacidi essenziali per migliorare le prestazioni muscolo-scheletriche.

    Soluzioni e rimedi ai problemi di deambulazione nell’anziano

    Con il progredire e l’intensificarsi delle problematiche collegate alla deambulazione, può essere necessario ricorrere all’uso di dispositivi in grado di aiutare l’anziano in difficoltà.

    Bastoni e deambulatori rappresentano i supporti di pronto intervento indispensabili per consentire agli anziani di muoversi anche se limitati funzionalmente.

    Un corretto impiego del bastone permette infatti di sostenere il corpo anche quando il baricentro si è spostato e quindi l’equilibrio non è più perfettamente stabile.

    Aiutandosi con tale supporto, la persona affetta da deficit motorio riesce a imprimere una spinta propulsiva al corpo, migliorando l’andatura.


    Il deambulatore assicura un sostegno totale a chi non si sente saldo sulle gambe, e viene dunque consigliato agli anziani che vogliono mantenere in funzione l’apparato muscolo-scheletrico.

    Si tratta di ausili che richiedono una fase iniziale di apprendistato in quanto spesso accade che si verifichino delle asimmetrie posturali con insorgenza di dolori articolari.

    Un bastone adeguato all’uso deve avere un’altezza corretta alla corporatura della persona che è tenuta a impugnarlo mantenendo una leggera tensione del braccio.

    Utilizzando il deambulatore, il paziente con problemi di motilità riesce ad allargare notevolmente la base d’appoggio, ricavandone una maggiore sicurezza, una migliore simmetria e raggiungendo l’equilibrio sia statico che dinamico.

     

    Sempre più apprezzati dagli anziani parzialmente disabili, gli scooter elettrici costituiscono la nuova frontiera per muoversi in autonomia.

    Si tratta di veicoli a motore elettrico progettati per sostenere persone con scarsa autonomia motoria e quindi realizzati con seggiolini forniti di schienale e braccioli e con speciali pedane per appoggiare i piedi.


    Servendosi di tali mezzi, l’anziano può muoversi autonomamente anche su strada, riuscendo a percorrere piccole distanze senza chiedere assistenza.

    A causa dei costi ancora piuttosto elevati, gli scooter per disabili non sono molto diffusi, ma possono offrire un valido aiuto per chi desidera vivere in maniera il più possibile indipendente.

     

    Scooter elettrici per anziani consigliati da Vita Quality

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