Perché con l’avanzare dell’età aumentano i disturbi del sonno?5 min di lettura

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    Sono molte le persone che soffrono di insonnia e la percentuale sale in modo esponenziale se si considerano i soggetti che hanno superato i 65 anni; sono quasi undici milioni, infatti, gli anziani che hanno problemi di disturbo del sonno che, se trascurato, può comportare conseguenze piuttosto rilevanti, come l’insorgenza di patologie ad esso correlate.

     

    Non devi sottovalutare l’importanza del sonno in qualsiasi fase della vita, ma è innegabile che, con il passare degli anni, diventa più difficile avere un ritmo regolare tra veglia e sonno.

    disturbi del sonno negli anziani

    Le fasi del sonno e cosa avviene negli anziani

    Il sonno, nel corso della notte, è contraddistinto da fasi differenti.

    Ti addormenti, infatti, in modo graduale passando lentamente dalla fase di veglia a quella di incoscienza attraverso quattro stadi: addormentamento, sonno leggero, sonno profondo, REM.

     

    Inizialmente il tuo organismo comincia a rilassare la muscolatura passando in pochi minuti alla fase di sonno leggero che è una preparazione a quella successiva, quando entri nel sonno pesante e non percepisci più stimoli esterni e rumori; il cervello si pone in riposo ed il metabolismo viene ridotto.

     

    Durante l’ultimo stadio, il REM (acronimo di rapid eyes movement), l’attività cerebrale riprende in modo particolarmente attivo, i tuoi occhi cominciano a muoversi rapidamente sotto le palpebre chiuse, ma i muscoli volontari subiscono una sorta di paralisi, così da evitare movimenti incontrollati; il metabolismo è accelerato, come se il corpo fosse sveglio ed è in questa fase che sogni.

    Nel corso di una notte si passa più volte attraverso i vari stadi descritti.

     

     

    Ma cosa succede negli anziani?

    In genere, per riposare in modo corretto sono necessarie dalle 7 alle 9 ore di sonno continuato, ma dopo i 65 anni sono sufficienti anche 5 ore.

    Il problema, infatti, non è la quantità, ma la qualità del sonno, che negli anziani spesso non è sufficiente a garantire il corretto recupero; in essi infatti è spesso ridotta la fase REM e ciò comporta una insoddisfazione che cercano di colmare con sonnellini durante il giorno.

    Tuttavia, il sonno eccessivo negli anziani potrebbe essere un campanello di allarme.

    Cause dei disturbi del sonno negli anziani

    Le cause possono essere molteplici e variano a seconda del sesso.

    Le donne, infatti, tendono a non dormire per ansie e preoccupazioni, mentre gli uomini si svegliano spesso per la necessità di andare in bagno, perché hanno mangiato troppo o per alcuni dolori che durante il riposo sembrano più intensi.

     

    Alle cause precedentemente accennate ne vanno aggiunte anche altre. Vediamo quali:

    • Cambiamenti della fisiologia tipici della terza età
    • Cambiamenti ormonali
    • Modifica dei ritmi circadiani che con l’avanzare degli anni tendono ad essere più disordinati
    • Terapie, non devi sottovalutare questo aspetto poiché molte medicine contribuiscono ad alterare il sonno
    • Gravi Patologie e demenza che causano uno stravolgimento della percezione della realtà
    • Eventi gravi della vita di ciascun individuo come la perdita del coniuge, di un parente o di un amico
    • Pochi stimoli


    Rispetto ai giovani, invecchiando il sonno si fa sempre più leggero e basta davvero poco perché venga interrotto, mancano, inoltre, attività stimolanti nel corso della giornata che facciano sentire la necessità di un adeguato riposo la notte, senza considerare che le persone anziane sono più insofferenti nei confronti di stimoli esterni come troppa o poca luce, troppo caldo, troppo freddo etc.

     

    Tutti questi fattori e spesso la concomitanza di più di uno di essi, determinano i disturbi del sonno negli anziani.

    Eppure, dormendo male e poco si va incontro a fastidi seri fra i quali stanchezza cronica, difficoltà cognitive, ansia, mancanza di appetito, inquietudine ed irritabilità, maggiore predisposizione ad infortuni e stipsi.

    Ormai, infatti, è riconosciuto da tutti gli studiosi il ruolo fondamentale che esso ha nella vita di ogni individuo ed a maggior ragione in quella degli anziani, che possono presentare sia difficoltà nell’addormentarsi, sia ripetuti risvegli notturni che interrompono il normale ciclo del sonno.

    Il ruolo del “riposino” pomeridiano

    Fai attenzione però, perché nel corso della giornata il numero totale di ore di riposo potrebbe essere uguale se non superiore a quello di persone più giovani perché l’insonnia notturna viene compensata dai riposini pomeridiani o da quelli nel corso della giornata.

     

    sonno negli anzianiA proposito di questo aspetto bisogna sottolineare il fatto che gli scienziati hanno condotto degli studi sul famoso “pisolino pomeridiano” negli anziani per capirne il ruolo e l’importanza.

     

    Ebbene il risultato ha provato che le persone abituate a dormire dopo pranzo per 60-90 minuti al massimo, hanno mostrato una maggiore capacità cognitiva ed abilità mentale rispetto a quelle che non hanno tale abitudine; ciò significa che se vuoi conservare una buona salute intellettiva puoi dormire nel primo pomeriggio a patto che non superi l’ora e mezza e che ciò non diventi un’abitudine anche nel corso della giornata.

     

    Dormire fuori orario, infatti, rappresenterebbe un problema per il sonno notturno e, nel tempo, comporterebbe un decadimento mentale ed una perdita di interesse nei confronti delle normali attività quotidiane.

    Rimedi naturali contro l’insonnia negli anziani e non solo

    Alla luce di quanto detto finora, appare evidente l’importanza di far partecipe dei problemi del sonno anche il tuo medico curante nel corso di un’anamnesi, così che egli possa porvi rimedio prima che diventino cronici.

     

    Esiste, infatti, la possibilità di regolarizzare anche negli anziani, il ritmo veglia-sonno senza ricorrere a farmaci, ma tenendo ben presente alcune regole di comportamento.

    - Per prima cosa bisogna ristabilire il corretto rapporto con il letto la cui funzione è limitata al solo dormire: non utilizzarlo per mangiare, leggere, vedere la tv o svolgere qualsiasi altra attività.

    - Cerca, poi, di avere orari regolari sia per i pasti sia per il risveglio; evita cene troppo abbondanti o ricche di alimenti difficili da digerire, così come sarebbe opportuno non bere alcol e caffè e non fare ricorso a sonniferi.

    - L’ambiente dove dormi deve essere confortevole quindi, poni attenzione alla luce, ai rumori, al calore ed a tutto ciò che potrebbe interferire con il risposo.

    - Nel corso della giornata sarebbe meglio dedicarti ad un’attività o ad un hobby in modo regolare, sia a casa che fuori, così da tenere la mente ed il fisico impegnati.

    - Molto importante, poi, per la qualità del sonno, è la scelta di cuscini e materassi comodi ed ergonomici, che non vuol dire che devono essere duri, ma che anzi si devono adattare alla forma del corpo, assorbendone il peso, migliorando la circolazione sanguigna ed assecondando la giusta postura anche stando straiati.

    Poche regole, ma fondamentali per assicurare il giusto sonno negli anziani.

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