Quanto tempo lasci tuo figlio davanti a tv, smartphone, tablet e videogiochi9 min di lettura

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    Il mondo è cambiato, al giorno d’oggi i nostri figli hanno a disposizione degli strumenti che noi non potevamo neppure immaginare.

    Stiamo ovviamente parlando di tutti quegli apparecchi tecnologici che, ci dicono, costituiranno la base del loro futuro, anche lavorativo.

     

    Un genitore sa bene che non può consentire a suo figlio di vivere nel passato: è necessario che lo metta nella condizione di saper utilizzare tutte le opportunità che l’evoluzione informatica mette al suo servizio.

    Ma quali sono i giusti limiti dell’utilizzo dei dispositivi tecnologici?

    bambino tablet

     

    Come genitore, sai bene che non è facile sapere sempre qual è il modo migliore per comportarsi.

    Proprio perché le tecnologie moderne sono del tutto inedite, spesso non si riesce a vederne con esattezza i contorni.

    Purtroppo è anche vero che non esistono ancora studi davvero attendibili in materia: questo perché il progresso tecnologico è avvenuto in modo molto veloce, senza darci il tempo di metabolizzarlo in modo adeguato.

    Questi sono tutti validi motivi per muoversi con i piedi di piombo.

    La verità è che non conosciamo esattamente quali possono essere le ripercussioni che un uso continuativo dei device tecnologici può avere sui ragazzi e sui bambini più piccoli.

     

    Ecco perché è necessario porre delle regole ben precise.

    I bambini piccoli e la tecnologia

    Accade sempre più spesso di vedere dei genitori che danno in mano al bambino, letteralmente ancora in culla, lo smartphone.

    Il motivo è presto detto.

    Lo schermo colorato e le musiche che emette sono molto accattivanti per un pargolo, che smette di fare i capricci o di piangere e viene completamente assorbito da quell’apparecchio apparentemente magico.

     

    Ma è corretto fare questo?

    La risposta unanime dei pediatri è no.

     

    Con questo non si intende demonizzare la tecnologia in toto: come dicevamo, è necessario che tuo figlio diventi padrone di ciò che in futuro gli servirà per la vita quotidiana.

     

    Ma ci sono degli step ben precisi da rispettare, per tutelare la salute dei ragazzi.


    Le conseguenze che un uso precoce di smartphone e tablet può avere su un bambino sono molteplici.

    Le prime sono a livello puramente fisico.

    Recenti studi hanno dimostrato che se un piccolo comincia ad usare il touchscreen prima di cominciare a tenere una penna in mano, può in seguito avere delle difficoltà motorie.

    Addirittura i suoi muscoli non si sviluppano nel modo adeguato, poiché apprende una serie di movimenti che non gli sono naturali (per quanto poi lo diventino).

    Questa è la maledizione dei cosiddetti nativi digitali, che nascono già con lo smartphone in mano.

    Problemi fisici e posturali

    posture bambino sbagliate tabletA seguire, c’è il problema posturale, che però riguarda maggiormente i ragazzi adolescenti.

    Buona norma vorrebbe che quando si usa lo smartphone, o il tablet, si debba tenere lo schermo all’altezza degli occhi.

    La schiena deve essere ben eretta, le gambe l’una accanto all’altra e i piedi poggiati a terra.

     

    Naturalmente sai bene che nessun ragazzo che sta mandando i messaggi ai suoi amici lo fa in maniera così composta.

    Il primo problema che si verifica è a livello di cervicale.

     

    Il giovane tiene sempre la testa bassa: questo deforma la corretta posizione della sua spina dorsale. Poi si possono verificare anche danni a livello tendineo, se si trascorre un lungo tempo a scrivere sullo schermo touch.

     

    Per non parlare della vista. Troppe ore trascorse davanti allo schermo di un tablet, di uno smartphone o del computer, finiscono per ingenerare la cosiddetta sindrome dell’occhio secco. Il ragazzo comincia a lamentarsi perché ha la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. Questo è una conseguenza della secchezza del bulbo oculare, causata da un’eccessiva esposizione agli schermi luminosi.

     

    Leggi anche questo articolo: I-gobba


    Per i bambini più piccoli c’è anche il rischio di obesità.

    L’uso massiccio dei device tecnologici porta il bimbo a giocare all’aperto molto meno di quanto non facessero i suoi coetanei di qualche decina di anni fa.


    Sono ormai lontani i tempi dove i bambini giocavano fuori all’aperto tutto il giorno e le mamme dovevano farli tornare a casa con la forza, ora purtroppo è quasi l’inverso...

     

    Inoltre (e questa è in assolto una delle pratiche più sbagliate) spesso i genitori consentono ai figli di giocare con il telefonino anche mentre stanno mangiando.

    Nel caso dei bimbi più piccoli, questo viene anche usato come escamotage al fine di convincerli a mangiare e ciò comporta una non adeguata assimilazione degli alimenti.

     

    Un’altra cattiva abitudine che come genitore dovresti monitorare consiste nell’usare tablet e smartphone a letto, prima di addormentarsi.

     

    Numerosi studi hanno confermato che lo stimolo luminoso che viene dallo schermo di questi dispositivi inibisce la produzione della melatonina, che è l’ormone che favorisce il sonno.

    In parole povere, usare il telefonino a letto impedisce di prendere sonno correttamente e rende soggetti a risvegli notturni. Prima di addormentarsi sarebbe meglio leggere qualche pagina di un libro cartaceo oppure utilizzare libri digitali che sono meno luminosi e che simulano la carta, azione che favorisce il sonno.

     

    bambino con tablet a lettoDormire bene è fondamentale per bambini e ragazzi, per garantire loro una crescita corretta, ma è importante anche per gli adulti: quindi anche tu dovresti spegnere lo smartphone almeno mezz’ora prima di andare a letto.


    Bisogna fare attenzione anche alla postura a letto perché si rischiano dolori cervicali, se non si posiziona bene la schiena sulla testata del letto.
    Una valida soluzione è la rete ortopedica motorizzata con la quale si può alzare lo schienale e avere una posizione più consona per la lettura.

    Danni comportamentali e cognitivi

    I pediatri mettono in guardia i genitori soprattutto dall’effetto che l’uso dei device tecnologici, se incontrollato, può avere sul comportamento e sullo sviluppo cognitivo del bimbo e del ragazzo.

     

    Premesso che ancora non è del tutto chiaro quale possa essere l’effetto delle radiazioni elettromagnetiche su un cervello ancora in via di sviluppo, è sempre buona norma evitare di dare uno smartphone o un tablet ad un bambino che abbia meno di due anni di età.

    Anche quando è un po’ più grande, fino agli 8 anni, il tempo che dovrebbe passare usando questi device dovrebbe essere al massimo di una o due ore.

    Sempre con la supervisione di un genitore, s’intende.

     

    Quali sono i rischi che tuo figlio corre se non rispetti queste buone norme?

    In base ad alcune indagini condotte negli ultimi anni, sembra che l’apprendimento di certe discipline a scuola venga rallentato da un uso eccessivo di dispositivi tecnologici.

    Questo perché la fruizione dei contenuti su un tablet è rapida e superficiale, non permette alla corteccia neuronale di svilupparsi in modo adeguato.

    Per un bambino è meglio imbrattarsi con colori e fare dei disegni su un foglio, che usare una qualunque applicazione, per quanto didattica.

     


    C’è poi la questione del comportamento.

    Immergersi troppo in un mondo puramente virtuale porta i ragazzi ad isolarsi sempre più dal contesto, persino da quello dei loro coetanei.

     

    I rapporti diventano superficiali, non si esce di casa, ma si preferisce restare in poltrona a chattare con il gruppo o giocare con qualche applicazione creata ad hoc.

    L’uso dei social network deve sempre essere rigorosamente regolamentato da un genitore, perché può diventare molto pericoloso.

    Il bullismo e la mancanza di empatia

    Ciò che si può notare nei ragazzi che usano in modo indiscriminato computer, smartphone e tablet, è una diminuzione della capacità empatica nei confronti degli altri esseri umani.

     

    Il mondo virtuale, in cui vivono immersi, li porta a non avere più umana comprensione nei confronti dei compagni più deboli ed indifesi.

    Da qui possono scaturire episodi di bullismo, che derivano da un’effettiva incapacità di capire il prossimo.


    Insomma, ben lungi dal voler demonizzare la tecnologia in toto, quello a cui si deve prestare attenzione è che essa venga usata nelle forme e nei modi più giusti.

    In tal senso i pediatri hanno dato parecchie indicazioni che dovrebbe sempre essere cura di un genitore osservare.

     

    Un’eccessiva superficialità in questo settore, così importante per il futuro dei nostri figli, potrebbe causare molti problemi non solo a livello personale, ma anche a livello sociale.

    Come ti devi comportare

    Veniamo dunque all’aspetto più interessante del discorso, ovvero al modo in cui tu, genitore, puoi evitare che le tecnologie danneggino tuo figlio.

     

    Devi fare in modo che diventi consapevole delle potenzialità che gli offrono e che sia in grado di usarle per il suo bene e al meglio.

    • Quindi, assolutamente no a dispositivi elettronici in mano a bambini troppo piccoli. Lo smartphone non deve mai essere dato loro, nemmeno per farli stare buoni quando cominciano a piangere. Anzi, questa è la pratica in assoluto più deleteria.
    • Man mano che il piccolo crescere è bene cominciare a permettergli di usare lo smartphone, ma per non oltre due ore al giorno e sempre con la supervisione di un adulto.
    • Devi scegliere con cura quali applicazioni fargli usare, quali giochi e stare sempre al suo fianco per sincerarti del fatto che usi solo prodotti adatti alla sua età.
    • Un limite di tempo massimo va assolutamente imposto, anche quando il bambino diventa ragazzo. In questo caso sarà di certo più difficile, perché l’adolescente viene fortemente influenzato dai suoi coetanei.
    • Non bisogna però mai permettere ad un ragazzo di passare troppe ore con il tablet o lo smartphone. In primis perché, come abbiamo detto, questo può avere ripercussioni sulla sua struttura fisica. Il suo è pur sempre un corpo ancora in fase di formazione. Le posture innaturali che molto spesso i più giovani assumono mentre sono al telefonino, possono portare a problemi come scoliosi o lordosi, che bisogna poi combattere con terapie riabilitative.

     

    Meglio evitare il problema limitando l’uso dei device elettronici, insegnando a tuo figlio a sedere in modo composto anche quando chatta con lo smartphone o acquistare dei supporti che lo aiutino in questo, già passa tante ore a scuola seduto su un banco, almeno a casa cerca di fargli fare altre cose.

    Tecnologia, ma anche il resto

    La cosa importante da ricordare è che, se è vero che la tecnologia è importante, essa deve solo affiancare altri metodi di apprendimento tradizionali.

     

    Un bambino piccolo deve giocare con le costruzioni, disegnare, leggere libri.

    Un adolescente deve praticare sport, andare a correre o in bicicletta, deve frequentare corsi con altri compagni per socializzare e lasciare il telefono a casa quando va a scuola.

     

    Tu, come genitore, puoi iniziare ad impartirgli il giusto insegnamento dando semplicemente il buon esempio.

    Purtroppo i figli emulano i genitori: ed è inutile dirgli che passano troppo tempo al telefonino, se poi anche tu fai lo stesso. Quindi cerca di essere moderato a tua volta nell’uso dei dispositivi tecnologici.

     


    Da ultimo, cerca sempre di insegnare a tuo figlio il valore dei rapporti interpersonali, che sono purtroppo quelli che vengono maggiormente danneggiati da un’eccessiva dipendenza da smartphone e computer.

     

    Ci sono giovani che si ammalano perché finiscono per perdere il contatto con la realtà. Il modo migliore per evitarlo è garantire a tuo figlio una robusta rete sociale, dove preferisca sempre parlare con te o con un amico fidato, piuttosto che consultare solo forum su internet o fidarsi di finti esperti tuttologi. Ricorda che non è lo strumento il problema, ma è come viene utilizzato che conta.

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