Una postura sbagliata porta a svariate conseguenze anche gravi10 min di lettura

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    Per postura si intende l’adattamento personalizzato che ogni individuo mette in atto nei confronti dell’ambiente che lo circonda.

    La forza di gravità costituisce la variabile maggiormente implicata negli atteggiamenti posturali, che si riferiscono sia all’equilibrio che alla deambulazione.

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    Ruolo della postura per il benessere dell’organismo

    La posturologia, che è una disciplina che si occupa della posizione del corpo nello spazio, è una scienza multidisciplinare che comprende numerosi aspetti della medicina e della tecnica.

    L’equilibrio del corpo dipende dalla forza di gravità ed è garantito da meccanismi neurologici che fanno capo alla corteccia cerebrale e al cervelletto, da cui partono fibre nervose dirette verso il labirinto auricolare.

    L’orecchio infatti viene considerato come il principale organo responsabile dell’integrazione tra stimoli esterni e risposte neuronali.

    Si può dire che la postura viene condizionata da input visivi, uditivi e tattili, che attivano i recettori sensitivi distribuiti su varie parti del corpo, da cui partono le fibre nervose dirette ai centri encefalici.

    Sono proprio questi centri ad elaborare le informazioni ricevute, inviando poi le risposte motorie responsabili della corretta posizione del corpo nello spazio.

     


    I problemi posturali sono quasi sempre sottovalutati poiché la posturologia è una scienza che non viene insegnata a nessun livello, nè a scuola e neppure a chi pratica attività sportiva.

    In realtà, il ruolo di questa disciplina è fondamentale per garantire il benessere dell’organismo, evitando l’insorgenza di numerosi disturbi che mostrano una forte tendenza a cronicizzare.

    Tra questi, la lombosciatalgia, il torcicollo, la scoliosi, l’artrosi, la cefalea e addirittura il dolore alle arcate dentali.

    Infatti, quando il corpo non è posizionato correttamente, immediatamente si verificano degli spostamenti delle vertebre a livello del rachide, con conseguente interessamento del midollo spinale.

    Oltre a determinare un’asimmetria ossea, problematiche del genere contribuiscono all’insorgenza di altri disturbi, come l’ernia del disco o lo schiacciamento del midollo spinale, che, se non vengono trattati tempestivamente, possono provocare conseguenze gravissime.

     

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    Fin dalla prima infanzia, sarebbe opportuno insegnare ai bambini come mantenere una corretta postura del corpo, sia in posizione eretta che seduta, tenendo conto dell’elevato numero di ore che trascorrono davanti agli schermi.

    Rimanere semi-sdraiati sul divano a guardare la televisione oppure malamente seduti davanti a un computer, sono situazioni molto rischiose per la salute dell’apparato osteo-articolare, che, modificando la sua forma, altera di conseguenza anche gli atteggiamenti posturali del soggetto.

    Insegnare ai bambini la corretta posizione da assumere stando seduti o ancor più sdraiati in condizioni di relax, consente di eliminare un gran numero di disturbi dell’equilibrio.

    Infatti qualunque causa in grado di modificare l’equilibrio interagisce sull’asse cefalo-podalica, innescando riflessi immediati sulla muscolatura e quindi sul movimento.

    Qualsiasi forza che agisce a questo livello provoca una risposta compensatoria che coinvolge il corpo intero.

    Come conseguenza, si innesca una riprogrammazione del sistema posturale e dell’equilibrio, che determina l’assunzione di posizioni anomale degli arti e della colonna vertebrale, compreso collo e cranio.

    Dato che all’interno del rachide è contenuto il midollo spinale, tutte le risposte nervose che dipendono da esso possono subire modificazioni di varia entità, che nella maggior parte dei casi si traducono in disturbi dell’equilibrio.

     


    Si può affermare che la postura è condizionata notevolmente anche dal sistema di appoggio del corpo, costituito dalle piante dei piedi; infatti è proprio a questo livello che si scaricano le forze centripete prodotte dalla massa corporea.

    Quando la loro distribuzione non è omogenea e quindi si concentra soltanto su alcuni punti, la posizione del corpo viene deviata dal suo asse principale, ed è facile osservare atteggiamenti di piegamento anteriore delle spalle e di sollevamento posteriore delle scapole.

    In questi casi si è venuto a creare uno squilibrio di forze tra il peso del corpo e la capacità assorbente della pianta dei piedi, che non è in grado di distribuire in maniera uniforme le tensioni ponderali.

    Conseguenze patologiche di una cattiva postura

    Assumere una corretta posizione del corpo è indispensabile per garantire il suo benessere fisiologico, sia in posizione seduta che eretta o in movimento.


    I principali disturbi derivanti da errati atteggiamenti posturali sono i seguenti:


    • artrosi cervicale
    consiste in un dolore persistente o ciclico localizzato alle prime vertebre del rachide, chiamate appunto “cervicali”.

    Tale disturbo insorge spontaneamente nelle persone che utilizzano con frequenza smartphone o tablet, poiché per osservare questi schermi è necessario flettere anteriormente il collo di 45 gradi, provocando una continua tensione muscolare.

    Anche chi rimane a lungo seduto davanti al computer con le gambe accavallate innesca delle forze tensive a livello delle vertebre cervicali, che, contenendo una porzione di midollo spinale, contribuiscono alla genesi di disturbi neurologici;

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    • lombalgia
    si tratta di un dolore diffuso che interessa la parte bassa della schiena, corrispondente alle vertebre lombari. Questa sindrome colpisce soprattutto chi rimane alla guida dell’auto per molte ore, ripiegandosi in avanti e staccando la schiena dal sedile.

    Per limitare problematiche del genere, può essere sufficiente modificare la posizione dello schienale, appoggiandovi un cuscino, per limitare la tensione a livello dorsale.

    Problematiche del genere si verificano anche in chi è costretto a rimanere in piedi per molte ore, caricando tutto il peso del corpo sulla parte inferiore del bacino.

    Per minimizzare la sintomatologia dolorosa, può essere utile sgranchirsi le gambe periodicamente, effettuando brevi passeggiate;

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    • intorpidimento delle dita
    è un altro disturbo riconducibile alle alterazioni posturali, che insorge quando si mantiene a lungo la piegatura del braccio, ad esempio per sostenere il microfono del telefono.

    In tale condizione, si determina una tensione continua della muscolatura e un rallentamento della circolazione sanguigna, che porta al formicolio delle dita della mano.

    Situazioni analoghe possono verificarsi utilizzando in maniera scorretta la tastiera del computer, oppure osservando lo schermo lateralmente;


    • intorpidimento dei piedi
    accavallando a lungo le gambe è possibile alterare la funzionalità del nervo sciatico, favorendo l’intorpidimento delle dita del piede che spesso si propaga anche alla pianta.

    Questo disturbo, estremamente fastidioso poiché impedisce realmente la deambulazione, può essere eliminato poggiando i piedi a terra e muovendo qualche passo, in maniera tale da ripristinare una corretta circolazione sanguigna e quindi l’ossigenazione dei muscoli interessati;


    • cefalea
    viene a ragione considerato il disturbo più comune e diffuso derivante da una postura alterata.

    Quasi sempre la sintomatologia dolorosa colpisce la zona occipitale all’altezza della nuca e dipende da una condizione tensiva dei muscoli del collo, che si manifesta in chi è abituato a dormire con molti cuscini dietro alla testa;


    • vertigini
    quando insorge un’improvvisa mancanza di equilibrio, accompagnata da capogiri, di solito la causa è da ricercare nel malfunzionamento dell’apparato vestibolare, collegabile ancora una volta a un’errata postura.

    Le vertigini costituiscono la patologia più tipicamente riconducibile a problematiche posturali, poiché dipende sia da recettori sensitivi collegati alle aree cerebrali e cerebellari, sia presenti a livello dell’apparato vestibolare.

    In tutti questi casi, può insorgere anche dolore, più o meno intenso, che mostra la tendenza a cronicizzarsi nel tempo.

    Anche se l’orientamento comune è quello di assumere antidolorifici senza indagare sulla reale genesi del disturbo, l’approccio più corretto sarebbe quello di ricorrere a una visita specialistica presso un ortopedico o un fisiatra, che sia in grado di prescrivere esercizi di ginnastica posturale.

    È proprio mediante questa pratica che è possibile correggere l’assetto del corpo nello spazio, eliminando le forze tensive che stanno alla base della problematica dolorosa.

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    Posture del corpo durante la giornata

    Qualsiasi sia l’occupazione a cui viene sottoposto il nostro corpo durante la giornata, la sua postura risulta in qualche modo sottoposta a uno sforzo, che può essere statico oppure dinamico.


    In ogni caso, se la posizione della colonna vertebrale non è in asse con quella degli arti inferiori, si determina uno squilibrio posturale responsabile di vari problemi tensivi.


    Durante la notte, quando il corpo si trova in posizione orizzontale, è molto facile che la colonna vertebrale assuma posizioni scorrette, ad esempio quando il guanciale è troppo alto o troppo basso.

    Di conseguenza, le vertebre cervicali risultano disassate rispetto al resto del rachide, provocando una compressione del midollo spinale e delle radici nervose di questo distretto.

    Possono facilmente insorgere torcicollo, emicrania, cefalea e artrosi cervicale accompagnata da vertigini e capogiri.

    Leggi anche: Dolori cervicali che ci accompagnano dal risveglio e per tutta la giornata


    Rimanere seduti troppo a lungo per motivi lavorativi o di studio, può costituire un rischio piuttosto elevato per la posizione della colonna vertebrale, che tende a piegarsi in avanti, indietro o lateralmente, a seconda degli atteggiamenti assunti.

    Sarebbe buona norma mantenere la schiena perfettamente aderente allo schienale, in modo tale che il rachide sia perfettamente rettilineo e perpendicolare al sedile.

    Leggi anche: Mal di schiena da smartworking in aumento, ma come evitare questi problemi?

     

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    I conducenti di veicoli che guidano il proprio mezzo assumendo una postura sbagliata in quanto troppo attaccata al volante e quindi eccessivamente distanziata dallo schienale, incorrono di solito in dolori alla schiena o cervicalgie, poiché il rachide si trova in una posizione viziata, alterando la sua linearità rispetto al bacino.

    È pertanto indispensabile prima di mettersi alla guida, regolare adeguatamente la posizione del sedile, che deve alloggiare il corpo mantenendo inalterata la sua struttura anatomica.

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    Durante la deambulazione, è molto frequente assumere atteggiamenti sbagliati piegando la testa in avanti oppure spingendo le natiche verso la parte posteriore, un atteggiamento tipico di chi ha fretta.

    Si tratta di una postura particolarmente rischiosa in quanto il rachide subisce una deviazione antero-posteriore di circa 30 gradi, che contribuisce allo spostamento del baricentro e quindi dell’equilibrio corporeo.

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    • Chi è solito consultare per ore lo smartphone o il tablet, assume una posizione viziata poiché piega anteriormente la testa, creando un angolo di 45 gradi rispetto alla schiena.

    In questo modo le vertebre cervicali rimangono sotto tensione e la loro angolazione innaturale provoca una trazione non fisiologica della muscolatura circostante, innescando fastidiosi dolori al collo e alla testa.

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    • Quando ci si siede a tavola, spesso si assumono posizioni sbagliate poiché non solo la sedia viene mantenuta troppo distante, ma una gamba viene accavallata sull’altra oppure entrambe ripiegate sotto alla sedia.

    In tali situazioni, la colonna vertebrale subisce delle sollecitazioni sbagliate in seguito alla trazione muscolare a livello dei fianchi e del bacino, che determinano una modificazione delle curvature fisiologiche di lordosi e cifosi.


    • Una delle condizioni più pericolose per l’assetto posturale dello scheletro si verifica stando sdraiati sul divano a guardare la televisione, poiché il corpo risulta posizionato orizzontalmente mentre la testa è sollevata, creando forze tensive piuttosto notevoli a livello delle vertebre cervicali.

    Di solito nel momento in cui ci si alza, si avvertono fitte dolorose nella parte bassa della schiena e al collo, che sono i due punti di maggiore accumulo della tensione muscolare. Bisognerebbe guardare la televisione in posizione seduta e non orizzontale.


    Chi tiene in braccio un bambino, sforza la parte bassa della schiena, che si carica interamente del peso sostenuto, innescando spesso una sintomatologia dolorosa.

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    Durante l’esecuzione delle faccende domestiche, è facile piegarsi e rialzarsi in maniera violenta e scoordinata, alterando la fisiologica postura dell’apparato scheletrico e provocando anomale tensioni muscolari.

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    Sollevando pesi abbastanza consistenti, come le sporte della spesa, una valigia o una sacca contenenti indumenti, è facile che la forza di trazione provochi un risentimento doloroso a livello della colonna vertebrale, con insorgenza di fitte nella parte toracica della schiena, che è quella corrispondente all’inserzione degli arti superiori.

    Leggi anche: Come alzare pesi e trasportarli in maniera corretta senza danneggiare la schiena


    La torsione e la rotazione del tronco dovute a specifiche attività lavorative, si rivelano una delle cause principali del dolore alla schiena, poiché determinano un carico tensivo molto elevato sulle vertebre.


    Chi è abituato a leggere un libro a letto, mantenendo la posizione seduta, è costretto a piegare in avanti la testa, creando un’angolazione errata della colonna vertebrale rispetto alle ossa del bacino.

     


    In base alle più recenti ricerche scientifiche di posturologia, è stato confermato come la prevenzione sia l’arma vincente per evitare disturbi legati alla compromissione della colonna vertebrale e delle radici nervose in essa contenute.

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